Tipo | Traghetto passeggeri |
Proprietà | Tirrenia di Navigazione |
Armatore | Tirrenia di Navigazione |
Bandiera | Italia |
Porto di registrazione | Palermo |
IMO | 7010121 |
Call Sign | |
Cantiere | Cantieri Navali Riuniti del Tirreno |
Luogo | Palermo, Italia |
Numero di costruzione | N.249 |
Impostazione | 16 Aprile 1968 |
Varo | 11 Gennaio 1970 |
Consegna | 30 Gennaio 1971 |
Entrata in servizio | 03 Febbraio 1971 |
Apparato Motore | 2 motori diesel GMT-Fiat-Tirreno B609S 12180 Kw |
Stazza Lorda | 11.799 Tonnellate |
Portata Lorda | 2200 Tonnellate |
Lunghezza | 131,07 Metri |
Larghezza | 23,60 Metri |
Pescaggio | 5,90 Metri |
Passeggeri | 1300 |
Veicoli | 320 – 420 Metri Lineari |
Velocità | 19 Nodi |
Navi gemelle | Boccaccio – Carducci – Leopardi – Manzoni – Petrarca |
Destino finale | Demolita nel 2006 ad Alang |
Servizio:
Preceduta dalla gemella Carducci, fu la terza nave di una serie di 8 navi tra cui 6 di queste erano gemelle mentre le ultime 2 (Deledda e Verga) costruite nel 1978, avevano le stesse dimensioni, erano praticamente identiche, ma avevano una disposizione degli ambienti interni leggermente diversa (con un conseguente aumento della stazza lorda a 7.790 tonnellate), erano spinte da due motori 16 cilindri a quattro tempi in luogo dei due 9 cilindri a due tempi montati da tutte le altre unità e non erano dotate della piscina al ponte lido presente invece sulle altre sei navi della prima serie.
Il Pascoli viene impostata il 16 Aprile 1968,varata l’11 Novembre 1970, Iniziò le prove a mare il 16 gennaio 1971, mantenendo una velocità media di 22,07 nodi per nove ore. Consegnata alla Tirrenia di Navigazione il 30 gennaio 1971, la nave entrò in servizio per la compagnia statale il 3 febbraio seguente. A partire dal luglio 1974 il Pascoli fu utilizzato, insieme al gemello Petrarca, sul collegamento Napoli – Palermo – Tunisi – Cagliari – Genova – Porto Torres.
Il 3 ottobre 1980 il traghetto fu portato agli Stabilimenti SEBN di Napoli, dove furono revisionati i motori principali e fu rimossa la piscina posta a poppa, sostituita da una tuga chiusa contenente un cinema le cui poltrone potevano essere utilizzate, all’occorrenza, per il pernottamento dei passeggeri. Conclusi i lavori, il Pascoli tornò in servizio il 6 febbraio 1981.
A inizio 1991 il Pascoli fu trasferito ai cantieri navali INMA di La Spezia, dove fu sottoposto agli importanti lavori di ristrutturazione che comportarono un intervento di radicale trasformazione: la tuga contenente il ponte di comando fu estesa verso poppa e su di essa furono aggiunti tre ulteriori ponti, due dedicati a sistemazioni passeggeri e l’ultimo contenente gli impianti di aerazione e di aria condizionata. Il notevole innalzamento richiese l’installazione di controcarene sulle fiancate della nave, per rispettare i requisiti di stabilità; la larghezza complessiva aumentò quindi a 23,4 metri. Inoltre, per migliorare la manovrabilità, vista la notevole superficie esposta al vento, il singolo timone centrale fu sostituito con due posti dietro a ciascuna elica, e fu aumentata la potenza dell’elica prodiera. Grazie alle modifiche, dal discutibile impatto estetico, la capacità passeggeri aumentò a 1300, mentre i posti letto complessivi passarono a 887, dei quali 473 in cabine di prima classe dotate di servizi privati. Infine, nel garage principale furono aggiunti dei car deck mobili, che aumentarono a 320 il massimo numero di automobili trasportabili, mentre i due portelloni di accesso a prua furono saldati. Effettuate le prove a mare il 17 maggio dello stesso anno, rimase attivo per la Tirrenia fino all’autunno del 1997, quando fu posto in disarmo a La Spezia.
Il 3 marzo 1999 la nave fu venduta alla compagnia egiziana Al Salam Shipping & Trading, issando bandiera panamense e cambiando nome in Al Salam Pascoli 96. Nel giugno 1999 la nave fu impiegata sulla linea Venezia – Çeşme (Turchia) assieme alla gemella Al Salam Manzoni 94. L’anno seguente fu ribattezzata Tertium Millennium in vista di un programmato impiego a noleggio sulla linea Barcellona – Civitavecchia, che però non si concretizzò. La nave fu in seguito ribattezzata Pascoli 96 e utilizzata per crociere nel Mediterraneo, riprendendo poi l’anno seguente il nome di Al Salam Pascoli 96.
Il 30 maggio 2006, in seguito anche al tragico incidente occorso alla gemella Al Salam Boccaccio 98, la Al Salam Pascoli 96 fu venduta per la demolizione in India, il nome fu troncato in Pascoli 96 ed arrivando ad Alang il 6 agosto, venendo successivamente spiaggiata e demolita.